CRITICA GASTRONOMICA – Il giovane successore di Patrick Jeffroy propone una cucina corroborante e raffinata di fronte alla baia di Morlaix.
Non facile subentrare a una personalità come Patrick Jeffroy, che è stato il grande due stelle di Carantec (Finistère) e resta un instancabile ambasciatore della gastronomia bretone.
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Nicolas Carro ha raccolto la sfida: questo giovane chef di 33 anni è responsabile delle cucine di casa Finistère dall’autunno del 2019, e il futuro che gli si apre riflette il panorama offerto dalla baia di Morlaix: radiosa. Stella Michelin (dall’inizio), 15/20 e “Grande di domani” per Gault & Millau, l’ex braccio destro del formidabile Olivier Nasti (due stelle troppo strette per il suo talento a Kaysersberg, in Alsazia) inizia solo a stupire noi.
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La sua cucina, nutrita dalla ricchezza del mare e della terra di Leon, molto esigente in termini di eco-responsabilità, è schietta, vivace e superbamente gustosa. Carro sa fare di tutto: accoppiare il raro abalone con un semifreddo di foie gras (bretone) e un’escort giapponese dashi-kombu; sposare l’indivia di Kerlouan con il maiale locale con, come testimoni…